159 items found for ""
- How to improve in Italian
Segui questa guida passo passo per migliorare il tuo italiano! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo. Quest’articolo sarà un po’ diverso, perché sarà una sorta di guida che ti consiglio di seguire passo passo per migliorare in italiano. Ti consiglierò del materiale utile da usare per studiare e anche delle attività pratiche. Iniziamo! Grammatica Quando si tratta di imparare una nuova lingua, alcune persone potrebbero dire che la grammatica non è così importante. Per me la grammatica è un elemento cruciale per sviluppare le tue competenze linguistiche. Infatti, senza una buona conoscenza grammaticale, sarà difficile esprimersi in modo fluente e preciso in italiano. È normale commettere errori, fa parte del processo di apprendimento quindi non devi sapere la grammatica perfettamente prima di iniziare a parlare, anzi devi iniziare a parlare il prima possibile, anche facendo tantissimi errori! Ma ignorare completamente la grammatica limiterebbe la tua capacità di comunicare in modo efficace e flessibile. Per la grammatica, ti consiglio di guardare i miei video sul canale YouTube, troverai video su tantissimi argomenti e tutti i video hanno i sottotitoli in italiano e in inglese. Li trovi anche divisi in playlist (preposizioni, verbi pronominali, congiuntivo etc). Sono sicuro che ti aiuteranno molto. Conversazione Oltre a studiare la grammatica e acquisire conoscenze teoriche, è fondamentale esercitare la conversazione per migliorare la tua abilità nell'italiano. Non puoi davvero mettere in pratica ciò che hai imparato finché non inizi a parlare con le persone. Puoi trovare dei partner linguistici con cui esercitarti o considerare l'opzione di un professore a pagamento su siti come Italki o Preply per parlare con qualcuno in italiano. Questo aspetto è estremamente importante perché una lingua non è solo una questione di conoscenza, ma anche di pratica. Puoi pensare all'apprendimento linguistico come imparare a guidare una bicicletta: posso spiegarti come fare, posso dirti quali sono le regole, ma fino a quando non sali sulla bicicletta e pedali, non acquisirai la vera abilità. Allo stesso modo, è fondamentale impegnarsi nella conversazione per mettere in pratica le conoscenze grammaticali ma anche per essere più sicuri di noi stessi. Infatti, non aver paura di commettere errori durante le conversazioni, perché è proprio attraverso gli errori che imparerai e migliorerai in italiano! Esposizione alla lingua Un altro aspetto fondamentale per migliorare il tuo italiano è l'immersione e l’esposizione alla lingua attraverso contenuti autentici. Guardare film e serie TV in italiano, ascoltare podcast o seguire programmi radio in italiano sono dei modi eccellenti per entrare in contatto con la lingua. Questi contenuti ti consentono di familiarizzare con la pronuncia naturale, l'intonazione e l'uso reale della lingua. Inoltre, ti offrono l'opportunità di espandere il tuo vocabolario e di apprendere modi di dire e espressioni comuni. I film e le serie TV possono anche offrire un contesto visivo che aiuta a comprendere il significato delle parole e delle espressioni. I podcast, invece, possono fornire contenuti interessanti e stimolanti su una vasta gamma di argomenti, permettendoti di ascoltare il vero italiano parlato da madrelingua. Io ti consiglio assolutamente di considerare il mio podcast The Teacher Stefano Show. Troverai tre tipologie di episodi: Ripeti con me: Se vuoi migliorare la tua pronuncia e imparare tante nuove parole ed espressioni nello stesso momento, questi episodi sono perfetti per te. In questo genere di episodi ti insegnerò alcune espressioni su uno specifico argomento e tu avrai il tempo di ripetere con me ogni volta che senti un suono. Mi raccomando, ripeti ad alta voce, è fondamentale! Questi episodi sono indicati per un livello principiante e intermedio. Capisci l’italiano: con gli episodi di questa categoria, ascolterai dei paragrafi o dialoghi letti da italiani nativi e poi dovrai rispondere (direttamente nel podcast) ad alcune domande. Poi io ti rileggerò il paragrafo, ti spiegherò alcune parole ed espressioni più difficili e vedremo insieme le risposte corrette alle domande. Per questi episodi è necessario avere almeno una conoscenza base dell'italiano. Sono super utili! Altri episodi: che possono essere conversazioni libere, serie su argomenti particolari o interviste. Se vuoi per il mio podcast puoi anche scaricare la trascrizione parola per parola delle puntate e anche la spiegazione di alcune parole ed espressioni più difficili per le puntate libere. Puoi abbonarti alle trascrizioni cliccando qui. Lettura Anche la lettura è un elemento essenziale per sviluppare le tue competenze linguistiche in italiano. Attraverso la lettura, puoi espandere il tuo vocabolario, migliorare la comprensione scritta e familiarizzare con la struttura e la grammatica della lingua. Leggere libri, riviste, articoli o anche semplicemente brevi racconti in italiano ti permette di esplorare diverse tematiche e stili di scrittura, migliorando così la tua capacità di esprimerti in modo accurato e creativo. Per questo voglio consigliarti assolutamente i miei libri Estate Italiana, Natale Italiano e Vacanze Italiane. In questi libri potrai leggere delle storie brevi in italiano con tanti esercizi e attività per migliorare il tuo vocabolario e mettere alla prova le tue capacità di comprensione. Li trovi sul mio sito www.teacherstefano.com/libri. Corso di italiano Per finire, non posso non consigliarti di fare un corso di italiano. Diciamo che questa è un po’ una scorciatoia che ti permetterà di migliorare in modo più veloce e strutturato. Per esempio il mio corso Italiano Vero ti permetterà di seguire un programma altamente strutturato e migliorare in tutti gli aspetti della lingua. Presto riaprirà per le iscrizioni e se vuoi puoi iscriverti alla lista d’attesa, puoi farlo cliccando qui! Spero che questa guida ti sia piaciuta! Se hai domande non esitare a mandarmi un messaggio nella sezione contatti del mio sito! Ci sentiamo presto! Un abbraccio, Teacher Stefano
- Quando NON usare il congiuntivo in italiano
Abbiamo studiato spesso quando usare il congiuntivo, ma ora vediamo quando NON usarlo in italiano! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo. Nel video di oggi voglio parlare di alcuni casi in cui non dobbiamo usare il congiuntivo. Infatti, se hai studiato il congiuntivo in passato sicuramente hai anche studiato quali sono i casi in cui usarlo. Per esempio con i verbi che indicano un’opinione oppure le espressioni impersonali. Comunque ti consiglio di guardare questa playlist di video in cui parlo del congiuntivo in italiano e sono sicuro che la troverai molto utile! Adesso però cerchiamo di capire quali sono i casi in cui NON si usa il congiuntivo, dai iniziamo! Vuoi partecipare ai miei corsi di italiano? Visita la mia online school! Espressioni che esprimono certezza Si dice che il congiuntivo è il modo dell’incertezza, della soggettività, delle opinioni. Non sono pienamente d’accordo con questa affermazioni perché usiamo il congiuntivo con parole ed espressioni che non esprimono nulla di tutto ciò. Ma comunque ricordare che nella maggior parte dei casi usiamo il congiuntivo può essere utile perché quando abbiamo un’espressione che esprime certezza, allora non usiamo il congiuntivo. Vediamo alcuni esempi: Sono certo che Luca e Chiara stanno insieme. Siamo sicuri che avete lasciato le luci accese a casa! Non c’è dubbio che mia sorella è la migliore cuoca della casa. Secondo me, forse, etc Molto spesso, sento gli studenti che hanno appena imparato il congiuntivo, usarlo con espressioni come secondo me, forse, proprio perché queste espressioni esprimono dubbio, incertezza, opinione. Ma attenzione, è vero che quest’espressioni esprimono un dubbio, opinione o incertezza ma il congiuntivo, tranne in alcuni casi, si usa nelle frasi dipendenti. Per esempio, se io dico: Penso che tu sia una brava ragazza → penso è la frase principale da cui dipende la frase dipendente tu sia una brava ragazza. Noi usiamo il congiuntivo nella frase dipendente perché il verbo della frase principale (penso) richiede il congiuntivo. Quindi capiamo che usiamo il congiuntivo nelle frasi dipendenti, non nelle frasi principali, perciò, se uso secondo me o forse in una frase principale, il congiuntivo non è necessario! Per esempio: Secondo me è meglio partire alle 7 di mattina per non trovare traffico. Forse devi studiare di più per questo esame. Anche se Questa congiunzione italiana, anche se, è molto usata in italiano e non richiede il congiuntivo. Ha lo stesso di significato di altre congiunzioni come nonostante o sebbene che al contrario richiedono il congiuntivo. È questo infatti il motivo per cui noi italiani tendiamo ad usare anche se di più rispetto a nonostante o sebbene, perché anche noi vogliamo evitare il congiuntivo. Per esempio: Abbiamo deciso di uscire anche se piove. Anche se sono stanco, devo finire di lavorare. ATTENZIONE però, se anche se è usato in un periodo ipotetico, allora dobbiamo usare il congiuntivo: Anche se piovesse, usciremmo comunque → in questo caso sto facendo un’ipotesi (ora non piove, ma potrebbe piovere dopo), quindi usiamo il congiuntivo! Dopo che VS prima che Il congiuntivo in italiano è strano. Infatti, con due espressioni correlate, prima che e dopo che usiamo il congiuntivo solo con prima che. Quindi ricorda che dopo che non richiede il congiuntivo. Vediamo questi esempi: Prima che tu venga a casa, compra il latte. Ho pianto dopo che sei partito. Capire Questa è una regola abbastanza avanzata, ma con il verbo capire usiamo il congiuntivo oppure no in base al significato di capire. Infatti, questo verbo ha principalmente due significati: rendersi conto e trovare naturale, ovvio. Vediamo alcuni esempi: Capire come rendersi conto: quando capire ha questo significato allora NON usiamo il congiuntivo. Per esempio: La mia fidanzata non capisce che sono stanco di uscire tutte le sere. Capire come trovare naturale: in questo caso usiamo il congiuntivo: Capisco che tu sia stanco di uscire tutte le sere. Frasi con lo stesso soggetto Inoltre, ricorda che in italiano tendiamo a non usare il congiuntivo ma la costruzione di + infinito quando il soggetto della frase principale è lo stesso della frase dipendente. Per esempio: Sono felice di essere qui (io sono felice che io sia qui) Luca pensa di essere il migliore del mondo (Luca pensa che lui (Luca) sia il migliore del mondo) Il futuro al posto del congiuntivo Per finire, ricorda che molto spesso in italiano possiamo usare il futuro semplice al posto del congiuntivo semplicemente perché il congiuntivo futuro non esiste! Per esempio: Penso che Francesca arriverà in ritardo. È probabile che domani pioverà. Fantastico! Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che tu abbia imparato tante nuove cose sul congiuntivo in italiano. Per qualsiasi domanda, fammi sapere mandandomi un messaggio nella sezione contatti del mio sito. Un abbraccio, Teacher Stefano
- 6 ITALIAN IDIOMS you MUST Know for everyday conversation
Vediamo sei espressioni popolari che usiamo spesso in italiano! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo, come va? Quando impariamo una nuova lingua è molto importante imparare la grammatica e il vocabolario ma anche espressioni popolari che sono spesso usate nella lingua di tutti i giorni. Per questo motivo voglio insegnarti sei espressioni popolari che usiamo spesso. Dai iniziamo! Vuoi partecipare ai miei corsi di italiano? Visita la mia online school! Chi cerca trova Questa espressione significa che se cerchi qualcosa con impegno e determinazione, alla fine lo troverai, anche se all’inizio sembra molto difficile! Questa frase sottolinea l'importanza di perseverare e non arrendersi. Per esempio Immagina che tu stia cercando lavoro. Se mandi molte candidature e fai molte ricerche, potresti trovare un'opportunità che si adatta alle tue competenze e interessi. Meglio tardi che mai Quest’altra espressione significa che è preferibile fare qualcosa anche se si è in ritardo piuttosto che non farlo affatto. Questa espressione enfatizza l'importanza di agire, anche se non si è riusciti a farlo inizialmente. Per esempio supponiamo che tu abbia promesso a un amico di aiutarlo a traslocare. Sei in ritardo e il lavoro principale è già stato fatto, ma puoi comunque offrire il tuo aiuto per le ultime piccole cose. Meglio tardi che mai! Non c’è due senza tre Quest’espressione significa che quando un evento si verifica due volte, è molto probabile che si verifichi una terza volta. Quindi in generale usiamo questa frase per dire che gli eventi tendono a ripetersi. Per esempio, immagina di essere un tifoso di calcio e che la tua squadra preferita ha vinto i primi due campionati di fila. Utilizzando l'espressione "non c'è due senza tre", potresti dire che la tua squadra ha buone possibilità di vincere anche il terzo campionato consecutivo. Questo perché hai notato un modello di successo che si è ripetuto due volte e sei ottimista che possa ripetersi ancora una volta. Quindi, potresti dire: "La mia squadra ha vinto i primi due campionati, non c'è due senza tre, sono sicuro che vinceremo anche il terzo!” In bocca al lupo Quest’espressione non ha molto senso se tradotta in modo letterale ma è semplicemente un modo di augurare buona fortuna a qualcuno. È una frase comune usata prima di un evento o un'occasione importante. Per esempio, se un amico sta per fare un esame, puoi dirgli "In bocca al lupo!" per augurargli buona fortuna. Patti chiari, amicizia lunga Quest’altra frase comune significa che è meglio stabilire accordi chiari fin dall'inizio per evitare incomprensioni o problemi futuri. Generalmente la usiamo per sottolineare l'importanza della chiarezza nelle relazioni. Per esempio, se stai condividendo un appartamento con un coinquilino, è consigliabile discutere delle spese, delle regole della casa e degli orari con chiarezza sin dall'inizio per evitare conflitti futuri. Quindi puoi dire per esempio: “una settimana pulisco io e una settimana tu e invece la spazzatura la buttiamo ogni due giorni una volta io e una volta tu. Patti chiari, amicizia lunga!”. Quest’espressione molto spesso però tende ad essere un po’ negativa, nel senso che possiamo intendere questa frase come una raccomandazione un po’ aggressiva. Meglio soli che male accompagnati Per finire, quest’ultima espressione significa che è preferibile stare da soli piuttosto che essere in compagnia di persone negative o che ci fanno del male. Questa frase sottolinea l'importanza di scegliere le persone con cui ci si circonda. Per esempio: se hai un amico che ti tratta male o influisce negativamente su di te, potrebbe essere meglio allontanarti da quella persona e stare da solo, piuttosto che subire ulteriori danni. Conoscevi queste espressioni? Esistono delle espressioni simili nella tua lingua? Fammelo sapere mandandomi un messaggio nella sezione contatti del mio sito! Ci sentiamo presto! Un abbraccio, Teacher Stefano
- MIGLIORE vs MEGLIO in Italian: Which One To Choose?
Si dice MEGLIO o MIGLIORE? Scopriamolo nell'articolo di oggi! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo! Oggi parleremo della differenza tra MEGLIO e MIGLIORE che è sempre un argomento molto discusso tra gli studenti di italiano. Voglio ricordarti che se sei interessato/a a ricevere ogni domenica dei contenuti interessanti per studiare l’italiano puoi iscriverti alla mia newsletter! Iscriviti alla newsletter Prima di tutto però cerchiamo di capire che cosa sono MEGLIO e MIGLIORE. Per fare questo devo spiegarti che cosa sono i comparativi e i superlativi e la differenza tra un aggettivo e un avverbio. In italiano un comparativo è un modo per esprimere che qualcosa è più o meno di qualcos’altro. Per esempio: La casa di Gianni è più grande della mia. La pizza che fanno a Napoli è più buona della pizza che fanno a Roma. Per quanto riguarda il superlativo, devi sapere che ne esistono di due tipi: Superlativo relativo: serve per dire che qualcosa è la più bella, grande, o altro, rispetto ad un gruppo circoscritto di altre cose. Per esempio: Luca è il più simpatico della classe (più simpatico relativo alla sua classe) La Ferrari è la macchina più veloce del mondo (più veloce relativo a tutte le macchine del mondo) Puoi notare come il superlativo relativo presenta sempre l’articolo davanti. Superlativo assoluto: non parleremo di questo nell'articolo di oggi, ma il superlativo assoluto serve per dire che qualcosa è bellissimo, buonissimo, senza limiti. Per esempio: Roma è bellissima o Roma è molto bella. I miei amici sono simpaticissimi o I miei amici sono molto simpatici. Ora che sappiamo la differenza tra comparativo e superlativo cerchiamo di capire la differenza tra un aggettivo e un avverbio. In italiano un aggettivo serve per aggiungere un’informazioni a un nome invece un avverbio aggiunge un’informazione a un verbo (ecco perché avverbio!) o a un aggettivo. Per esempio: La pizza è buona → l’aggettivo “buona” aggiunge un’informazione in più alla parola pizza. Luca è molto simpatico → l’aggettivo “simpatico” aggiunge un’informazione a Luca, mentre l’avverbio “molto” aggiunge un’informazione a simpatico. Mi sono svegliato improvvisamente quando ho sentito il rumore → l’avverbio “improvvisamente” aggiunge un’informazione come mi sono svegliato, al verbo. Benissimo! Ora devi sapere che in italiano esistono alcuni aggettivi e avverbi che hanno il comparativo e superlativo relativo irregolari. Tra questi abbiamo l’aggettivo buono e l’avverbio bene. Vediamo questa tabella: Come possiamo osservare dalla tabella, capiamo che migliore o il migliore sono i comparativi e i superlativi relativi di buono e significano più buono e il più buono. Invece, bene non ha forme standard (non si può dire più bene in italiano, anche se l’ho inserito nella tabella perché renderà la spiegazione più facile dopo, ma ricorda più bene è sbagliato!) ma ha solo forme irregolari: meglio e il meglio. Quindi possiamo capire molto semplicemente una cosa! Migliore è un aggettivo e meglio è un avverbio. Allora potresti pensare, facile! Usiamo migliore con i nomi e meglio con i verbi. Vediamo alcuni esempi con i comparativi soltanto, più tardi parleremo del superlativo relativo. Gli esempi sono: La pizza di Napoli è migliore di quella che fanno a Roma (aggettivo) Mia sorella sa ballare meglio di te (avverbio) Sembra semplice! Purtroppo però non è sempre così, perché nell’italiano parlato non seguiamo sempre questa regola. Infatti, impara queste regole: Quando stiamo dicendo più buono, quindi abbiamo un aggettivo, allora possiamo usare MIGLIORE e MEGLIO. Nonostante la scelta grammaticale corretta sia MIGLIORE, MEGLIO è ampiamente usato nella lingua di tutti i giorni. Quando stiamo dicendo più bene, che non si può dire, ma per farti capire che stiamo parlando di un avverbio, allora possiamo usare solo MEGLIO. Vediamo quindi degli esempi con queste regole colloquiali che abbiamo imparato: La pizza di Napoli è meglio/migliore di quella a Roma. La pasta al sugo con il parmigiano è meglio/migliore. Ovviamente il mio consiglio è quello di rispettare la regola grammaticale e usare MIGLIORE o PIÙ BUONO come aggettivo e MEGLIO come avverbio. Però devi sapere che nella lingua di tutti i giorni potresti sentire anche MEGLIO usato in questo modo improprio. Per quanto riguarda invece il superlativo relativo, la regola si rispetta sempre, quindi non possiamo usare IL MEGLIO al posto di IL MIGLIORE. Per esempio: Il cibo italiano è il più buono/il migliore del mondo (qui non possiamo dire il meglio) Questo è il meglio che posso fare. Capisco che questo argomento è un po’ complesso, ma spero che con questa spiegazione ora sia tutto più chiaro! Per qualsiasi domanda, fammi sapere contattandomi nella contact section del mio sito. Un abbraccio, Teacher Stefano
- Phrases to use at an ITALIAN RESTAURANT | Italian Vocabulary
Sei in Italia e hai voglia di andare a mangiare in un buon ristorante! Leggi questo articolo per imparare alcune frasi molto utili da usare in un ristorante! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo. Oggi voglio insegnarti alcune frasi molto utili da usare in un ristorante in Italia così non avrai problemi ad interagire con le persone che lavorano lì. Vuoi partecipare ai miei corsi di italiano? Visita la mia online school! Adesso iniziamo subito con le frasi di oggi! Divideremo questo articolo in tre parti: le frasi da usare appena arrivati al ristorante, le frasi da usare al tavolo e le frasi da usare alla fine del pranzo o della cena. Iniziamo! Appena arrivati al ristorante Quando arriviamo in un ristorante il cameriere potrebbe chiederci se avevamo prenotato un tavolo. Qui possiamo dare due risposte diverse se abbiamo fatto la prenotazione oppure no: Sì, ho prenotato un tavolo per due a nome Stefano → Yes, I reserved a table for two under the name Stefano No, non abbiamo prenotato. C’è posto per due? → No, we did not make a reservation. Is there room for two? Se c’è posto il cameriere ti farà accomodare al tuo tavolo e potrai iniziare a mangiare! Al tavolo La prima cosa che potrebbe chiederti il cameriere è se vuoi l’acqua minerale o frizzante. E dopo ti porterà il menù così finalmente puoi iniziare a scegliere cosa vuoi mangiare. Quando sei pronto per ordinare o per fare alcune domande puoi chiamare il cameriere e usare queste frasi: Vorrei/Io prendo/Per me + piatto → I'd like/I'll have/For me+dish Cosa mi consiglia come primo? → What do you recommend as main course? Quali verdure ci sono nella caponata? → What vegetables are in the caponata? Questo piatto è piccante? → Is this dish spicy? Qual è il piatto del giorno? → What is the dish of the day? Benissimo! Se ordini la carne il cameriere potrebbe chiederti che tipo di cottura vuoi. In questo caso puoi dire: Al sangue → Rare Media → Medium Ben cotta → Well done Fantastico! Ricorda che se hai delle esigenze particolari, è sempre meglio dirle prima di ordinare. Per esempio puoi dire: Sono vegetariano/a o sono vegano/a → I am vegetarian or I am vegan C’è della carne in questo piatto? → Is there meat in this dish? Ci sono dei formaggi in questo piatto? → Is there any cheese in this dish? Questo piatto è vegetariano/vegano? → Is this dish vegetarian/vegan? Molto spesso, soprattutto nei ristoranti più moderni, i piatti vegetariani o vegani sono sempre segnalati! Ricorda anche di segnalare eventuali allergie. Per esempio: Sono allergico/a a + cibo (alle noci, alle uova) → I'm allergic to... (walnuts, eggs) Nella maggior parte dei casi, sui menù italiani troverai dei numeri vicini ad ogni piatto. Questi numeri corrispondono a degli allergeni che puoi trovare alla fine o all’inizio del menù. Così per ogni piatto puoi sapere esattamente quali sono gli ingredienti che generalmente fanno allergia! Se hai bisogno di qualcos’altro al tavolo come altro pane, vino o una posata, puoi dire: Ci può portare altro pane? → Could you bring us more bread? Può portarci altri due calici di vino? → Could you bring us two more glasses of wine? Ho fatto cadere la forchetta. Me ne può portare un’altra, per favore? → I dropped my fork. Can you bring me another one, please? Alla fine del pranzo o della cena Benissimo! Siamo arrivati alla fine del nostro pranzo o della nostra cena! È arrivato il momento di chiedere un dolce, un caffè o un amaro e poi il conto. Quindi possiamo dire: Scusi, può portare la lista dei dolci? → Excuse me, can you bring the dessert list? Cosa avete di dolci? → What do you have for desserts? Può portarci un caffè e un amaro? → Can you bring us a coffee and an amaro? Scusi, ci può portare il conto? → Excuse me, could you bring us the bill? Paghiamo qui o alla cassa? → Do we pay here or at the cash register? Pago con carta/in contanti → I pay by card/cash Fantastico! Ora sei pronto/a ad andare in un ristorante in Italia! Sarà un’esperienza bellissima! Se hai qualche altra domanda fammi sapere, mandandomi un messaggio nella sezione contatti del nostro sito. Ci sentiamo presto! Un abbraccio, Teacher Stefano
- 5 hidden places to visit in Italy on your next trip
Oggi voglio parlarvi di 5 posti nascosti in Italia, cioè posti che non sono troppo popolari e che non tutti conoscono. Infatti, nonostante sia bellissimo visitare città come Roma, Firenze e Venezia, a volte conoscere posti più nascosti può essere molto bello soprattutto se sei stato in Italia già diverse volte. Quindi voglio parlarti di questi posti che sono davvero belli e potresti considerarli per la tua prossima vacanza. Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo articolo, iniziamo subito con il primo posto che voglio consigliarti, la bellissima Matera. Matera Questa piccola città si trova nel Sud, in Basilicata, una regione non molta conosciuta all’estero ma bellissima. Viene chiamata la città dei Sassi proprio perché la città si presenta come scavata nelle grotte, unica al mondo! La città è stata definita patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la sua bellezza ma anche perché è un esempio di sistema di vita millenario da preservare e tramandare alle future generazioni. A Matera puoi perderti tra i suoi sassi, i vicoletti e le viste mozzafiato. Da visitare sicuramente è la “Cripta del Peccato originale” con i suoi affreschi rupestri che sono datati tra l’VIII e il IX secolo! Ovviamente, anche il cibo di Matera è incredibile e devi assolutamente provare i peperoni cruschi, che sono dei peperoni essiccati al sole e poi fritti e anche il pane di Matera che anche con solo un po’ di olio è delizioso! Alberobello Ora passiamo ad una piccola città della mia regione la Puglia, sto parlando di Alberobello! Alberobello è famosa per i suoi trulli che sono queste case con il tetto a forma conica. Ce ne sono più di 1500 e dal 1996 sono entrati nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO! Ma la storia dietro i trulli è molto interessante e anche divertente. Infatti, i trulli hanno questa struttura semplicemente per evadere le tasse. Ora ti spiego la storia. Nel 1300 circa, la Puglia era sotto il dominio del Regno di Napoli, e le leggi del Regno prevedevano il pagamento di una tassa per ogni nuovo villaggio costruito. I trulli sono costruiti in modo tale che sono facilmente demolibili, quindi nel momento di un’ispezione si potevano facilmente “smontare” così da evitare il pagamento delle tasse. Incredibile, no? Se visiti Alberobello, puoi perderti tra le stradine iconiche del paese e visitare alcuni trulli importanti, come il Trullo Sovrano, l’unico trullo a due piani che ora è un museo. Oppure, i trulli siamesi, due trulli fusi insieme che nasconde una leggenda di amore e odio tra due fratelli, tutta da scoprire. Ovviamente, se visiti ad Alberobello potrai pernottare in un trullo ma attenzione all’estate, potrebbe fare molto caldo! Ovviamente, dovrai anche mangiare ad Alberobello e qui puoi provare le orecchiette con le cime di rapa e le bombette che sono degli involtini di maiale ripieni di formaggio. Vuoi partecipare ai miei corsi di italiano? Visita la mia online school! Cefalù Ora passiamo ad un posto di mare e spostiamoci in Sicilia a Cefalù, un paesino affascinante nella costa Nord della Sicilia. Come molti altri posti in Sicilia, Cefalù è stato fondato dai greci che in origine lo chiamarono Kephaloidion che significa testa perché il promontorio della Rocca sovrasta il paese e ha la forma di una testa. È sicuramente un posto magnifico in Sicilia e le spiagge sono davvero bellissime. Ma oltre alla natura e le spiagge, molto famosa è anche la cattedrale in stile normanno. Per quanto riguarda il cibo sicuramente potrai mangiare molto pesce, ma devi anche provare la pasta a taianu, un piatto molto tradizionale qui che sarebbe una pasta al pomodoro con carne di agnello e manzo, melanzane e pecorino. La cosa interessante è che questa pasta, se vogliamo cucinarla nel modo tradizionale, deve essere cucinata in questo tegame di terracotta chiamato taianu. Addirittura, questa pasta è così importante per gli abitanti di Cefalù che ad agosto c’è una sagra della Pasta a Taianu. Malcesine Ora spostiamoci al lago e voliamo all’estremo Nord, sul lago di Garda per parlare di Malcesine, una cittadina sul lago sulla sponda Veneta al confine con il Trentino. Sono stato in vacanza sul Lago di Garda con Gaia un po’ di tempo fa e abbiamo visitato questa città che pochi conoscono. Infatti, sul Lago di Garda, i turisti stranieri visitano sempre Sirmione o Limone, ma pochi conoscono Malcesine che si trova proprio dalla parte opposta di Limone e ti dico a me è piaciuta di più! Il Castello Scaligero è bellissimo e offre una vista incredibile sulla città! Si può passeggiare, rilassarsi e mangiare del buon cibo! Insomma, te la consiglio! Castel Gandolfo Per finire, voglio consigliarti un posto in cui non ho ancora avuto la possibilità di andare ma che mi piacerebbe tanto visitare! Sto parlando di Castel Gandolfo una città pittoresca nel Lazio famosa per essere la residenza estiva del Papa per secoli. Per questo motivo è chiamata la Città del Papa. Si trova in cima al Lago Albano e offre delle viste bellissime. È possibile visitare alcune delle ville pontificie, ma è importante prenotare! Benissimo! Allora cosa ne pensi di questi posti? Ne hai già visitati alcuni? O quale ti piacerebbe visitare? Fammelo sapere mandandomi un messaggio nella sezione contatti! Un abbraccio, Teacher Stefano
- Come usare i verbi modali in italiano: DOVERE, POTERE e VOLERE
Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo. Oggi voglio parlarvi di tre verbi italiano molto importanti: dovere, potere e volere. Questi verbi, oltre ad essere molto frequenti nella lingua, hanno delle regole particolari che vedremo insieme. Voglio ricordarti che se sei interessato/a a ricevere ogni domenica dei contenuti interessanti per studiare l’italiano puoi iscriverti alla mia newsletter! Iscriviti alla newsletter Iniziamo subito e cerchiamo di vedere la coniugazione di questi verbi al presente. Generalmente questi tre verbi sono sempre usati con un altro verbo all’infinito, tranne volere che occasionalmente può essere usato anche con un oggetto diretto (esempio: voglio un gelato). Vediamo alcuni esempi: Devo tornare a casa presto. Puoi uscire con noi stasera? Non vogliono venire con noi al ristorante. Una domanda che mi gli studenti mi fanno spesso su questi verbi è: quale ausiliare dobbiamo usare al passato? Essere o avere? Questa è un’ottima domanda. Infatti, questi verbi possono avere tutti e due gli ausiliare, quindi per capirci puoi sentire ho dovuto ma anche sono dovuto. Quindi, come facciamo a scegliere? È molto semplice, dobbiamo guardare il verbo all’infinito che viene dopo. Per esempio: Mangiare → ho mangiato → ho dovuto mangiare (usiamo avere perché mangiare richiede avere) Andare → sono andato/a → sono dovuto/a andare (usiamo essere perché andare richiede essere) Benissimo! Un’altra cosa molto importante che devi sapere di questi verbi è la posizione dei pronomi. Quando parlo di pronomi intendo tutti i pronomi, quindi oggetto diretto, indiretto, riflessivi, ne, ci e anche i pronomi doppi. Infatti, con questi tre verbi possiamo scegliere la posizione del pronome e decidere di posizionare il pronome prima del verbo oppure attaccato all’infinito togliendo la -e finale dell’infinito. Vediamo alcuni esempi pratici: Oggetto diretto: Devo chiamare Maria → La devo chiamare / Devo chiamarla Oggetto indiretto: Puoi mandare l’email a Luca? → Gli puoi mandare l’email? / Puoi mandargli l’email? Riflessivo: Stasera mi voglio divertire / Stasera voglio divertirmi NE: Non ne voglio parlare / Non voglio parlarne CI: Non ci devi pensare / Non devi pensarci Pronome doppio: Devi dirmi la verità → Me la devi dire / Devi dirmela (notiamo che qui i pronomi me e la si uniscono a formare un’unica parola - dirmela) Benissimo! Abbiamo finito per la lezione di oggi. Per qualsiasi domanda, fammi sapere contattandomi nella contact section del mio sito. Un abbraccio, Teacher Stefano
- Come usare CUI in italiano: tutte le sue funzioni
"Cui" è un pronome relativo con tante funzioni! Le conosci tutte? Ciao a tutti e benvenuti in nuovo articolo! Ho già parlato dei pronomi relativi "che" e "cui" sul mio canale (guarda il video qui), ma oggi andremo a vedere in dettaglio alcune funzioni di "cui", anche più avanzate! 1. Cui come QUANDO Quando "cui" è preceduto dalla preposizione "in" significa "dove" o "quando". Ora ci concentriamo su QUANDO. Facciamo alcuni esempi: Il giorno in cui sono nato faceva caldo → The day in which (when) I was born was hot. Ho cominciato a lavorare l'anno in cui mi sono laureato → I started working the year in which (when) I graduated from university. Nell'italiano colloquiale potrebbe essere possibile anche sostituire "in cui" con quando, anche se io non lo faccio molto e dire: Il giorno quando sono nato faceva caldo. A volte, anche se questo è considerato sbagliato dalla maggior parte delle grammatiche, ma comunque comune nella lingua parlata, possiamo anche usare "che" e dire: Ci siamo incontrati il giorno che siamo andati a Roma → We met the day when we went to Rome. 2. Cui come DOVE Quando "cui" è preceduto dalla preposizione "in" significa anche DOVE. Per esempio: La città in cui sono nato è nel Sud Italia → the city in which where I was born is in Southern Italy. Anche in questo caso possiamo sostituire "in cui" con DOVE e dire: La città dove sono nato è nel Sud Italia → The city in which (where) I was born is in Southern Italy. In questo caso "DOVE" è considerato corretto al 100%. Vi ricordo che per esprimere l'idea di DOVE con CUI si usa sempre la preposizione IN e si dice IN CUI. Non è possibile dire A CUI. Mi spiego meglio: La città in cui sono nato è nel Sud Italia: in questo caso "in cui" sostituisce "nella città" (in + la + città). Quindi le due frasi sono: "la città è nel Sud Italia" e "sono nato nella città". Se però io avessi una parola che normalmente richiede la preposizione A, comunque continuo ad usare IN: La stazione in cui ci aspetteranno i nostri amici è vicino a casa tua → The station where our friends will wait for us is close to your house. Le frasi sono: "la stazione è vicino a casa tua" e "i nostri amici ci aspetteranno ALLA (a + la) stazione". Come puoi vedere, io uso comunque IN CUI, anche se la parola stazione richiede la preposizione A. Il bar in cui andiamo sempre ha chiuso → The bar (café) we always go to has been shut down. (Stessa cosa: "il bar ha chiuso", "andiamo sempre AL bar") Questo perché A CUI si può usare solo per un oggetto indiretto, normalmente una persona, A CUI è diretta l'azione: La dottoressa a cui hai mandato la mail è stata trasferita → the doctor you sent the email to has been relocated. 3. Cui nell'espressione PER CUI L'espressione "per cui" è spesso usata per spiegare la causa di qualcosa. La ragione per cui il treno non è ancora partito è perché ci sono problemi sulla linea → The reason why the train has not departed yet is because there are some issues on the line. 4. Articolo determinativo + CUI A volte, e questo è un uso molto avanzato e comune solo nello scritto, usiamo un articolo determinativo + CUI per sostituire un nome che indica il possesso di qualcosa. Ci sono molte specie la cui esistenza ci è ancora sconosciuta → there are many species whose existence is still unknown to us. Qui ci riferiamo al'esistenza delle specie. Quindi le due frasi sarebbero: "ci sono molto specie" e "l'esisenza DI MOLTE SPECIE ci è ancora sconosciuta". Possiamo sostituire DI MOLTE SPECIE con cui e cui rappresenterà il proprietario dell'esistenza. Per fare questo basta usare cui subito dopo il proprietario, aggiungendo l'articolo determinativo che in questo caso è LA perché esistenza è femminile e singolare. La riunione il cui scopo è quello di organizzare il prossimo semestre è stata fissata per venerdì → The meeting whose purpose is to plan the next semester has been scheduled for Friday. Benissimo! Abbiamo finito per l'articolo di oggi. Se hai qualche domande, non esitare a contattarmi nella sezione contact del mio sito. Un abbraccio! Stefano
- I dolci di Natale Italiani 🎄
Conosci i dolci di Natale Italiani? Sicuramente già avrai sentito parlare del panettone e del pandoro, ma nell'articolo di oggi ti parlerò di tanti altri dolci italiani regionali. Oggi ti parlerò di dolci tradizionali natalizi perché in Italia non c'è un piatto salato unico della tradizione che si mangia a Natale, ne esistono tantissimi a seconda della regione! Iniziamo subito da un dolce tipico della mia regione, la Puglia! Le cartellate Queste sono le cartellate, un buonissimo dolce natalizio pugliese. Sono fatte a forma di rosa e hanno origini molto antiche, la loro ricetta si tramanda di famiglia in famiglia. Sono fatte di un impasto particolare e poi fritte. Tradizionalmente vengono condite con il vin cotto, un condimento ottenuto dalla cottura del mosto delle pregiate uve pugliesi. Il vin cotto ha un sapore molto particolare e per questo non sempre piace a tutti. Infatti, le cartellate possono essere condite anche con il miele. Gli struffoli Ecco gli struffoli, un famosissimo dolce natalizio campano. Gli struffoli sono delle morbide palline fritte, caramellate con il miele e condite con confetti colorati. Sono una vera delizia! Solitamente vengono disposti in un piatto e gli viene data la forma a piacere: piramide, ciambella, albero di natale, stella… e infine decorati con frutta candita a scelta! Il panforte Il panforte è un dolce natalizio tipico della Toscana. La sua origine è molto antica, infatti le prime testimonianze risalgono all'anno Mille. In origine era una sorta di focaccia a base di miele e prendeva il nome di pan mielato. Successivamente venne aggiunta la frutta che però a causa del caldo fermentava; per questo motivo il dolce assumeva un gusto più acidulo e dolciastro e il nome si trasformò in panforte. Per evitare la fermentazione della frutta fresca con il passare del tempo gli ingredienti cambiarono e si iniziò a prepararlo solo nei giorni più freddi, così divenne tipico di dolce del Natale I ricciarelli I ricciarelli sono morbidi biscotti di marzapane tipici della Toscana. Questa ricetta si ispira ai tradizionali Ricciarelli di Siena, fatti con mandorle, zucchero e albumi d'uovo. Dopo 12 ore di riposo e dopo aver aggiunto e mescolato tutti gli ingredienti, l'impasto viene trasformato in biscotti dalla tipica forma a "chicco di riso". Infine, vengono spolverizzati con lo zucchero a velo e solitamente si mangiano accompagnati ad un vino liquoroso, come il vin santo. Sono davvero buonissimi! Il torrone Il torrone è un dolce tipico natalizio ed è mangiato in tutta Italia. Ha diverse origini, esiste il torrone di Cremona, un torrone morbido, o anche il torrone tipico campano che può essere più duro o morbido come quello di Cremona. Solitamente è composto da albume d'uovo, miele, zucchero e mandorle, ma ne esistono tantissime varianti! Il panettone Il panettone insieme al pandoro è uno dei dolci tipici italiani più famosi. Esistono diverse storie sull'origine di questo buonissimo dolce, ma la più famosa narra che il panettone sarebbe nato alla corte di Ludovico il Moro, signore di Milano nel XV secolo. Era la Vigilia di Natale quando, in occasione del banchetto, il cuoco della famiglia bruciò un dolce. Per recuperare la situazione Toni, un garzone che lavorava in cucina, decise di utilizzare un panetto di lievito che aveva tenuto da parte per il Natale. Lo lavorò aggiungendo farina, uova, uvetta, canditi e zucchero, ottenendo un impasto particolarmente lievitato e soffice. Questo dolce piacque moltissimo e così venne chiamato "pan di Toni", con il tempo poi il nome divenne "panettone". Quello che è certo è che il panettone è un dolce tipico natalizio di origine lombarda, apprezzato in tutta Italia. Il pandoro Il pandoro è il simbolo indiscusso del Natale insieme al panettone. Come per il suo “rivale” anche per questa delizia non ci sono prove certe riguardo le sue origini. Secondo molti le prime tracce del pandoro risalgono al 1500 nel periodo della Repubblica Veneziana. L’unica certezza è che il pandoro è nato a Verona. Era il 14 ottobre 1884 quando il pasticcere Domenico Melegatti ottenne il brevetto per il dolce natalizio. Per realizzare la sua ricetta, il pasticcere Melegatti prese ispirazione dai dolci della tradizione veronese. Secondo una leggenda il pasticcere dopo aver tirato fuori dal forno il dolce, rimase affascinato dal suo colore dorato, e quindj decise di chiamarlo "Pan d'oro", da qui il termine “Pandoro” che oggi tutti conosciamo molto bene. Sai che ogni anno a Natale nelle case di molti italiani c'è sempre chi preferisce il pandoro e chi il panettone, infatti ci sono delle vere e proprie discussioni! E tu hai mai assaggiato uno di questi dolci tipici italiani? Quali sono invece i dolci tipici del tuo paese? Spero che questo articolo sui dolci natalizi italiani ti sia piaciuto! Se hai delle domande puoi contattarmi nella sezione contact del mio sito. Un abbraccio, Teacher Stefano
- 5 consigli SUPER UTILI per migliorare in italiano + piccolo regalo 🎁
Ormai siamo nell’anno nuovo e questo significa una cosa sola: buoni propositi! E ovviamente, migliorare in italiano deve essere tra i tuoi buoni propositi! Scopriamo insieme alcuni consigli utili per migliorare in italiano! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo. Oggi vi darò 5 consigli pratici che potete iniziare a seguire da oggi per migliorare nella mia bellissima lingua, l’italiano. In realtà, questi consigli si applicano allo studio di qualsiasi lingua straniera, ma io parlerò in particolare dell’italiano perché è la lingua che insegno. Iniziamo! 1. Creare una routine 🗓 Quando iniziamo una nuova attività, come imparare una lingua o andare in palestra, la cosa più importante è la costanza. Non possiamo aspettarci dei grandi risultati se non siamo costanti in quello che facciamo. Per essere costanti, la cosa migliore da fare che rende anche il processo più semplice è una routine. Infatti, noi essere umani amiamo le abitudini e sono proprio le abitudini a stimolarci a fare quello che vogliamo. Quindi scegli una routine da seguire! Ora ti dico la routine che consiglio io ai miei studenti e che uso anche io personalmente per studiare la lingua che sto imparando ora, il portoghese brasiliano. Ovviamente la routine varierà da livello a livello ma questa è una routine generale: Studiare ogni singolo giorno della settimana con un giorno di riposo. Io studio il lunedì, mercoledì e venerdì per 30 minuti. Invece, il martedì e il giovedì per 1 ora. Il sabato è variabile perché faccio una ripetizione di quello che ho studiato prima. Organizzare bene lo studio. Ogni domenica scelgo cosa voglio studiare durante la settimana e scelgo il materiale: video su YouTube, lezioni private, capitoli del libro. Poi aggiungo lo studio al mio calendario così non posso dire "no". Cerco di essere il più disciplinato possibile e seguire alla lettera la mia routine. 2. Rimanere motivati 💪🏻 Il secondo consiglio è quello di non perdere mai la motivazione. Può essere difficile, perché studiare una lingua è estremamente frustrante, lo capisco. Ma allo stesso tempo, per non perdere la motivazione ti consiglio di pensare al futuro. Prendi un pezzo di carta e scrivi: "quando saprò l’italiano bene potrò"… cosa potrai fare? Magari parlare con i tuoi nonni italiani o i tuoi parenti italiani, sentirti più vicino alle tue origini, andare in vacanza in Italia e sentirti parte della nostra cultura, capire un film italiano che hai sempre visto con i sottotitoli, etc. Scrivendo le motivazioni su un foglio sarai più consapevole di quello che stai facendo e ogni volta che ti sentirai demotivato puoi leggerlo così da darti la carica. Fidati, funziona! 3. Fare pratica con la conversazione 🗣 Non smetterò mai di dirlo, parlare è il miglior modo per imparare una lingua. Ovviamente anche la gramatica, scrittura e lettura sono importantissime, però parlare è essenziale. Come possiamo migliorare le nostre abilità di conversazione? Ti do alcuni consigli: Parla con un parente o amico se disponibile. Trova un language partner su app come HelloTalk o Tandem. Trova un professore o tutor sulla piattaforma Italki. Italki è la piattaforma leader per l’apprendimento di lingue straniere. Ci sono centinai di professori di italiano e anche altre lingue e puoi prenotare delle lezioni 1 a 1 con degli insegnanti. I prezzi sono davvero molto variabili quindi puoi trovare un insegnante per tutte le tasche. Pensa che io ho insegnato su Italki per ben sei anni e amo davvero questa piattaforma. Pochi giorni fa anche la mia amica e collega Gaia ha iniziato ad insegnare! Clicca qui per iscriverti ad italki e attraverso questo link potrete ottenere $10 di sconto dopo la vostra prima lezione. Essere esposti costantemente alla lingua 🎧 L’esposizione a una lingua è fondamentale per migliorare in fretta. Più sarete esposti, più in fretta migliorerete. Secondo me, il miglior modo per essere esposti alla lingua italiana è con i podcast. Infatti, potete ascoltare un podcast mentre fate altre attività. Inoltre, i podcast hanno generalmente una qualità molto alta quindi potete ascoltare attentamente le parole che vengono dette. Non posso non consigliarvi il mio podcast, il Teacher Stefano Show ma ce ne sono tanti altri ovviamente! Prenota un viaggio in Italia ✈️ Qual è il miglior modo per essere stimolati a imparare l’italiano? Venire in Italia! Quindi cosa aspetti, prenota il tuo viaggio in Italia! Ora saprai esattamente quanto tempo hai per migliorare in italiano e affrontare questa magnifica avventura! Spero che questi consigli ti siano piaciuti! Se vuoi aggiungere qualche consiglio o farmi della domande, mandami un messaggio nella contact section. Un abbraccio dall’Italia, Teacher Stefano
- Should you use SUBJECT PRONOUNS in Italian? (io, tu, lui lei…)
In italiano quando dobbiamo usare i pronomi personali io, tu, lui/lei, noi, voi e loro? Davvero non li usiamo mai? Vediamolo nell’articolo di oggi! Ciao a tutti e benvenuti in un nuovo articolo! Oggi voglio darti alcuni consigli sui pronomi personali e su come usarli e NON usarli in italiano. Voglio ricordarti che se sei interessato/a a ricevere ogni domenica dei contenuti interessanti per studiare l’italiano puoi iscriverti alla mia newsletter! Iscriviti alla newsletter Prima di tutto specifichiamo che l’italiano è una lingua in cui i pronomi personali non devono essere necessariamente usati dato che possiamo capire di quale persona stiamo parlando dalla forma del verbo. Ti faccio un esempio pratico. Prendiamo il verbo fare. Se io dico: Che fai stasera? → capisco che sto parlando di te, tu che fai perché fai è la forma tu del verbo fare Domani faremo una passeggiata in spiaggia → capisco che sto parlando di noi perché faremo è la forma noi del futuro del verbo fare Quindi, se non è necessario usare i pronomi personali, perché a volte li usiamo? È molto semplice. Li usiamo perché vogliamo enfatizzare il pronome, quindi la persona che sta facendo l’azione. Vediamo alcuni esempi: Lavoro il sabato → questa frase è estremamente neutra. Significa che semplicemente che di sabato lavoro. Ma proviamo a integrare questa frase in un piccolo dialogo. Ci sono due amici che parlano. Per fortuna non lavoro il sabato, così posso riposarmi. Beato te, io lavoro il sabato. La frase è la stessa, ma stiamo aggiungendo io. E ti dico, se non aggiungessimo io e dicessimo solo “lavoro il sabato” la frase sembrerebbe strana! Perché aggiungiamo io in questo caso? Semplice, perché vogliamo enfatizzare il fatto che IO lavoro il sabato, invece TU no. Quindi stiamo facendo una contrapposizione, un paragone tra TU che non lavori e IO che lavoro. Vediamo altri esempi: Sai fare la pizza? - No, io non la so fare, ma mia madre è molto brava. Lucia esce con noi stasera? - No, lei non viene ma Marta sì. Siamo stanchi stasera, dovremmo stare a casa. - Tu sei stanco, io ho molta energia invece! Benissimo! Però a volte potremmo anche trovare il pronome personale alla fine della frase o comunque DOPO il verbo. Questo uso è molto comune per enfatizzare ancora di più il soggetto che svolge l’azione. Vediamo alcuni esempi pratici: Uscire senza giacca non è stata una buona idea. Te l’avevo detto io che dovevi prenderla! Non ti preoccupare per la cena, la preparo io. Alzati da quel divano! Non fai mai niente tu! Chiaro come funziona? Pensa che per un verbo specifico l’uso del pronome personale alla fine cambia il significato del verbo. Sto parlando del verbo pronominale pensarci, cioè pensare + la particella ci. Infatti, quando non usiamo il pronome personale alla fine, pensarci significa pensare a qualcosa, riflettere. Invece, se lo usiamo significa fare qualcosa, occuparsi di qualcosa. Vediamo alcuni esempi: Hai deciso dove andare in vacanza? - Non lo so, ci sto ancora pensando. Puoi preparare la cena stasera? - Sì, certo, ci penso io! Un’altra cosa importante da ricordare è che molto spesso usiamo i pronomi personali con il congiuntivo, questo perché le prime tre forme del congiuntivo presente (io, tu, lui/lei) sono uguali. Quindi per evitare fraintendimenti possiamo usare il pronome personale. Per esempio: Penso che tu sia una brava studentessa. Spero che lei sia pronta per l’esame. Benissimo! Prima di finire l'articolo volevo aggiungere una piccola informazione sui pronomi personali. Se studi l’italiano da un po’ di tempo sicuramente ti sarà capitato di incontrare su internet o forse in alcuni libri (più vecchi) i pronomi personali egli, ella, esso. Questi sono pronomi che non usiamo più in italiano. Infatti: Egli = lui Ella = lei Esso = per gli oggetti (non più usato) Come afferma Treccani questi pronomi sono completamente morti e già dal 1840, con l’edizione definitiva del romanzo I promessi sposi, lo scrittore Alessandro Manzoni aveva già eliminato la maggior parte delle forme egli ed ella in favore di lui e lei. Perfetto! Abbiamo finito per la lezione di oggi, spero che ti sia piaciuta! Noi ci sentiamo presto. Per qualsiasi domanda non esitare a contattarmi nella contact section del mio sito. Un abbraccio, Teacher Stefano
- These words DON'T MEAN what YOU think they mean ⚠️ | Italian for Beginners
You use these Italian words in English all the time but do you actually know what they mean, in Italian? Do you want to take your Italian to the next level? Check out my Online Italian course for beginners "Be Italiano" and start learning today to become a real Italiano, like me! Ciao a tutti and welcome to a new article. In today’s lesson we will go over some words that you use very often in English, but in Italian they have a similar meaning, the same meaning with additional meanings or a completely different meaning. So use them with caution and since you are studying Italian, you better know what they mean in my language! Let’s get started! Bravo Very famous word, used all the time! The meaning is pretty similar: it means “well done” when used as an exclamation. Of course be careful with the pronunciation. You gotta roll that R if you can! Now remember that “bravo” in Italian is an adjective therefore it changes according to the subject it refers to. You will have: Bravo → masculine singular Brava → feminine singular Bravi → masculine plural Brave → feminine plural For example, if you’re little sister is singing and she’s done very well, you could shout: BRAVA! Remember that “bravo” also means good, but a specific kind of good. It’s usually used for people being good at something. For example: Io sono bravo a spiegare l’italiano. I miei fratelli sono bravi a disegnare. Always remember to put the preposition A when you’re saying to be good AT something. Al fresco I am sorry to say this, but al fresco is not Italian. I mean, it is, but it does not mean what you think it does. If you want to dine al fresco just say: Cenare fuori Pranzare fuori Mangiare fuori Where fuori means outside . We do have the expression al fresco in Italian, but it does not mean the same thing. It is a bit old-fashioned and I don’t hear very often but it actually means t o go to jail! For example: A quel ladro farà bene stare al fresco → going to jail will be good for that thief. Fiasco This word is pretty much the same thing! It’s either a complete failure as in English, but it’s also used to describe these bottles where people used to store their wine. They’re probably still used though! Finale First of all, the pronunciation in Italian is a little different. We say fee-nah-le, not fee-nah-lee. In English, this word is very specific as it refers to the final part of a piece of music, event or TV series. In Italian it can also mean that, we actually finale di stagione (season finale). But finale in Italian also means just final, end . For example: La parola finale spetta al direttore → the director gets the final word. Questa è la nostra decisione finale → this is our final decision. Scenario Love this word. Unfortunately the pronunciation is very different! We pronounce it this way she-nah-ree-o (please, this is very awkward to write, watch the YouTube video above to listen to the pronunciation 🤣). This word has a very specific meaning in English. It is a written outline of the plot and scenes of a novel film, or play. Or it might also mean a possible situation. In Italian, we do have the second meaning but it does not mean plot outline. For that, we use the word canovaccio . But the most important thing is that in Italian, scenario also means scenery or landscape . Keep that in mind! Solo If you’ve been studying Italian for a while you know that solo means many different things. First of all, your solo means assolo in Italian. For example: Questo brano è un assolo → this piece is a solo. But solo also means only, just, alone and lonely. Let’s see some examples: C’è solo uno studente → there’s only one student. La ragazza è sola a casa → the girl is alone at home Mi sento solo. Mi fai compagnia? → I feel lonely. Will you keep me company? Opera Although it has the same meaning in Italian, opera means a lot of different things! it means work (like construction project), creative work (like a book), work or piece for art projects. Le opere di Manzoni sono molto interessanti → Manzoni’s works (books) are very interesting Questa opera del Brunelleschi è stata recentemente restaurata → this work by Brunelleschi was recently restored Panini Yes, panini means pretty much the same thing. But, why is it plural? In Italian, 1 panino means 1 sandwich, and 2 panini means two sandwiches. So, why would I ask for panini if I want just one. Boh! Pasta You’ll tell me: “This is a trick! There’s not way, pasta means something different!”. Ok, of course pasta means pasta, BUT pasta has several additional meanings! It also means dough (also impasto in Italian) , and pastry. For example: Aggiungi l’acqua alla farina per avere una pasta morbida → Add water to flour to have a soft dough. Prendo una pasta alla crema → I’ll get a cream puff pastry. Confetti Last word of today! Confetti is definitely not confetti in Italian. Your confetti is our coriandoli . Our confetti is your... I don’t know! I don’t think they exist, I am not sure, correct me if I am wrong, but they are a sugared almond. They come in different colors and are usually given as a small gift at weddings or graduation parties (at university only!). Alright, we are done for today’s article. Did you know what these words meant in Italian and do you know any other? Let me know by contacting me via the contact section of my website. Un abbraccio dall’Italia, Teacher Stefano