Vediamo come funziona la concordanza dei tempi al congiuntivo in italiano con un esercizio!
Esercizio
Prova a fare questo esercizio e poi vai alle pagine successive per leggere la spiegazione.
Penso che l’incontro di ieri (essere) _____ davvero interessante.
È normale che tu (sentirsi) _____ confuso in questi giorni, stai vivendo una nuova esperienza.
È chiaro che Giada non (venire) ______ alla festa di domani.
Pensavo che (capire) _______ le mie idee, invece mi rendo conto che non avevi capito nulla!
Speravo che mi (chiedere) _________ una mano, mi piace tantissimo questo progetto e non vedo l’ora di aiutarti a realizzarlo.
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Spiegazione
Ciao a tutti e benvenuti in questa nuova lezione! Oggi parleremo di un argomento abbastanza complesso: la concordanza dei verbi al congiuntivo.
Per cercare di capire come funziona la concordanza partiamo dalle soluzioni dell’esercizio!
Soluzione dell’esercizio
Iniziamo dalla prima frase:
Penso che l’incontro di ieri (essere) _____ davvero interessante.
Per capire quale tempo del congiuntivo scegliere dobbiamo seguire due passaggi:
Il primo passaggio è guardare il tempo della frase principale. Il congiuntivo, infatti, di solito si trova in una frase che è dipendente da un altro verbo, che di solito è all’indicativo. In questo caso, il verbo della frase principale è penso, quindi è un verbo al presente indicativo. Se il verbo alla principale è al presente indicativo, il verbo della frase dipendente, quindi quello al congiuntivo, può essere o al presente o al passato. In alcuni casi, anche imperfetto, ma non complichiamo le cose.
Bene, adesso andiamo al secondo passaggio per capire quale tempo usare. Ora dobbiamo capire se il verbo che si trova nella frase dipendente, quindi quella al congiuntivo, parla di un’azione che avviene contemporaneamente, prima o dopo del verbo principale. In questo caso, la parola che ci aiuta è ieri. Quindi, se riflettiamo, io penso oggi, quindi oggi ho un’opinione su qualcosa che è successo ieri. Capiamo che le due frasi esprimono due azioni che avvengono in due momenti separati, prima c’è quello che è successo ieri, poi quello che avviene oggi. Possiamo dire, quindi, che la frase al congiuntivo ha un rapporto di anteriorità rispetto alla principale, quindi, in altre parole, l’incontro di ieri è stato davvero interessante avviene prima di quando io penso.
Riassumendo abbiamo:
Verbo della principale al presente;
Azione della subordinata anteriore rispetto alla principale;
Quando ci sono queste due condizioni, il verbo al congiuntivo sarà al congiuntivo passato, quindi avremo:
Penso che l’incontro di ieri sia stato davvero interessante.
Cosa succede, invece, quando il verbo della principale è al presente, e quello della subordinata esprime un’azione contemporanea (quindi che avviene nello stesso momento) rispetto alla principale? Lo vediamo nella seconda frase!
È normale che tu (sentirsi) _____ confuso in questi giorni, stai vivendo una nuova esperienza.
È normale è formato da un verbo al presente indicativo, cioè la è, e dal resto della frase capiamo che stiamo parlando di un’azione al presente: in questi giorni, stai vivendo una nuova esperienza. Sono tutti elementi che ci fanno capire che siamo nel presente. I due verbi, quindi, esprimono contemporaneità, quindi anche il congiuntivo deve essere al presente! Quindi avremo:
È normale che tu ti senta confuso in questi giorni, stai vivendo una nuova esperienza.
Passiamo adesso alla terza frase, che presenta un altro elemento interessante:
È chiaro che Giada non (venire) ______ alla festa di domani.
Qui abbiamo un elemento in più rispetto alle altre frasi: il futuro. Infatti, stiamo parlando di quello che farà Giada domani, quindi la frase dipendente è al futuro, mentre la principale continua ad essere al presente. Bene, in questo caso abbiamo 2 opzioni: possiamo mettere il verbo al congiuntivo presente o anche al futuro semplice, in entrambi i casi la frase sarà corretta. Quindi possiamo dire:
È chiaro che Giada non verrà alla festa di domani.
È chiaro che Giada non venga alla festa di domani.
Bene, adesso vediamo che cosa succede quando il verbo della frase principale è coniugato al passato! Analizziamo la quarta frase:
Pensavo che (capire) _______ le mie idee, invece mi rendo conto che non avevi capito nulla!
Come vedi, pensavo è all’imperfetto indicativo, quindi un verbo al passato. Adesso dobbiamo capire se il verbo di dopo esprime contemporaneità o anteriorità rispetto a pensavo. Lo capiamo grazie alla frase di dopo, non avevi capito nulla. Avevi capito è un verbo al trapassato prossimo, quindi esprime un’azione al passato che avviene ancora prima di pensavo. Bene, questo significa che anche il verbo capire esprime anteriorità rispetto a pensavo.
Se la frase al congiuntivo esprime anteriorità rispetto alla principale, che è al passato allora il verbo sarà al congiuntivo trapassato. Quindi avremo:
Pensavo che avessi capito le mie idee, invece mi rendo conto che non avevi capito nulla!
Al contrario, quando il verbo della dipendente esprime un’azione contemporanea rispetto al verbo principale, useremo il congiuntivo imperfetto. Questo è quello che succede nell’ultima frase, vediamola insieme!
Speravo che mi (chiedere) _________ una mano, mi piace tantissimo questo progetto e non vedo l’ora di aiutarti a realizzarlo.
Speravo che mi chiedessi una mano, mi piace tantissimo questo progetto e non vedo l’ora di aiutarti a realizzarlo.
Quindi per riassumere tutto guardiamo questi due schemi molto utili:
Benissimo! Spero che la lezione di oggi ti sia piaciuta! Adesso è arrivato il momento di fare un po’ di pratica con le regole che hai imparato! Per farlo, ti consiglio di fare anche l’esercizio qui sotto. Nella pagina successiva troverai anche le soluzioni. In questo modo capirai se le regole che ti ho spiegato sono chiare.
E ovviamente, se hai qualche domanda, mandami un messaggio nella sezione contatti del sito e ci sentiamo presto.
Un abbraccio,
Teacher Stefano
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